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La mia esperienza in Spagna
Elisa ci racconta il suo trimestre scolastico a Siviglia
La mia esperienza in Spagna
Elisa ci racconta il suo trimestre scolastico a Siviglia
“La mia esperienza vissuta finora qua a Belleville in Canada è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Hola! Mi chiamo Elisa, ho 17 anni e frequento il quarto anno di liceo scientifico in Italia. Quest’anno ho deciso di mettere un po’ in pausa la mia routine e affrontare una nuova avventura: un trimestre scolastico in Spagna, a Sevila. È stata una scelta importante, ma sentivo il bisogno di uscire dalla mia zona di comfort, imparare una nuova lingua e vivere qualcosa di completamente diverso. Ora che sono qui, posso dire che è stata una delle decisioni migliori della mia vita!
Quando ho deciso di trascorrere un trimestre scolastico in Spagna, sapevo che sarebbe stata un’esperienza unica. Ho scelto la Spagna perché volevo imparare una nuova lingua. Conoscevo già bene l’inglese, ma lo spagnolo era una sfida completamente nuova: non lo parlavo affatto prima di partire, se non qualche base appresa con corsi online che, onestamente, non mi avevano aiutato molto. Questa decisione mi ha portata a Siviglia, una città piena di vita, colori e tradizioni, dove ogni giorno mi sento sempre più a casa.
Il mio arrivo a Siviglia è stato indimenticabile. La prima sera, appena arrivata, sono stata invitata a una festa: un inizio che mi ha dato subito un assaggio della vitalità e della socialità degli spagnoli. Anche se all’inizio non capivo molto di quello che dicevano, mi sono sentita accolta. A scuola, però, i primi giorni sono stati più difficili. Ero arrivata in ritardo rispetto agli altri studenti e all’inizio mi sentivo un po’ spaesata. Ma pian piano i miei compagni di classe hanno iniziato a parlarmi, e devo dire che la maggior parte delle ragazze sono state molto carine e disponibili con me.
Vivo con una host mom e un host brother, che ha un anno più di me. Con mia host mom ho un rapporto fantastico: possiamo parlare di tutto, e lei è sempre disponibile ad aiutarmi. Abbiamo fatto anche alcuni viaggi insieme, tra cui uno a Madrid e uno a Huelva a vedere l’oceano, dove ho conosciuto il resto della famiglia. Il paese in cui vivo è piccolo e in mezzo al nulla, molto diverso dalla grande città italiana da cui provengo. Qui tutti si conoscono, c’è un’atmosfera tranquilla e un forte senso di comunità. All’inizio mi sembrava strano, ma ora apprezzo molto questa dimensione più intima e autentica.
Una delle cose più particolari della mia vita qui è il ritmo spagnolo. Tutto è più rilassato e… tardo! Pranziamo alle 15.45, ceniamo spesso dopo le 22, e le uscite serali iniziano quando in Italia sarei già a letto. Ormai mi sono abituata: uscire con gli amici fino a tardi e tornare a casa anche dopo le due è normale, ma ovviamente avviso sempre la mia host mom, che mi dà molta libertà ma tiene comunque a sapere dove sono.
Arrivata in Spagna, lo spagnolo era una lingua completamente nuova per me. All’inizio non capivo quasi nulla, e parlare era difficile. Ma tra la scuola, le conversazioni con i miei compagni e il tempo passato con la mia host family, ho iniziato a migliorare velocemente. Già a novembre riuscivo a capire praticamente tutto quello che mi dicevano, anche se scrivere e studiare in spagnolo rimanevano una sfida. Ora posso dire di sentirmi davvero a mio agio: riesco a conversare senza problemi, leggere, ascoltare e capire quasi tutto. Parlare con le persone è stata la chiave per migliorare, e questa è una delle cose che mi rende più orgogliosa del mio percorso.
Frequento il primo anno di Bachillerato de Ciencias y Tecnología, un percorso molto impegnativo. Matematica, fisica e biologia non sono facili nemmeno in italiano, figuriamoci in spagnolo! Ma i professori sono stati molto comprensivi e mi hanno aiutata tantissimo. Anche i miei compagni di classe sono stati gentili. Con loro ho legato dopo qualche mese essendo che non abbiamo iniziato a parlare subito ma soprattutto a comprenderci. Uno degli aspetti più belli di questa esperienza sono sicuramente le amicizie che ho creato qui. Ho avuto la fortuna di conoscere tanti altri exchange students, grazie anche al nostro Local Coordinator che ha creato un gruppo whatsapp di tutti noi. Una delle esperienze più memorabili che abbiamo fatto insieme è stata una gita a Matalascañas, una spiaggia dove, incredibilmente, abbiamo fatto il bagno a ottobre! Queste uscite ci hanno unito tantissimo, e ora esco praticamente sempre con loro. Siamo un gruppo internazionale, con ragazzi italiani, tedeschi, finlandesi e di altri paesi, e questo rende ogni conversazione interessante. Nonostante parliamo spesso in italiano o spagnolo, finiamo per usare l’inglese come lingua comune, perché è più semplice per tutti capirsi. È incredibile quanto si impari da persone con culture così diverse: condividere questa esperienza con loro rende tutto ancora più speciale.
Ovviamente, all’inizio ho sentito un po’ la mancanza di casa. Durante il primo mese, i miei genitori mi mancavano tanto, ma mano a mano che la mia vita qui prendeva forma, mi sono abituata. Ora mi sento completamente immersa nella quotidianità spagnola, e quella nostalgia iniziale si è trasformata in una sensazione di indipendenza. E in più ogni volta che inizio a risentire mancanza di casa mi basta prendere un bus e esplorare una delle centinaia di cose da fare e vedere in città.
Siviglia è una città straordinaria, con un’energia che non avevo mai trovato altrove. Le sue strade, le piazze, i monumenti come la Giralda e Plaza de España… ogni angolo sembra raccontare una storia. Anche il cibo è spettacolare: tapas, tortilla de patatas, croquetas, e il mio dolce preferito, la tarta de questo.
Vivere tre mesi in Spagna mi ha insegnato molto, non solo sulla lingua e sulla cultura, ma anche su me stessa. Ho imparato ad adattarmi a situazioni nuove, a essere indipendente, e a creare una vita completamente diversa da quella che avevo in Italia. Se mi chiedessero se rifarei questa esperienza, direi di sì, senza esitazioni. La Spagna, Siviglia, la mia host family e i nuovi amici che ho trovato qui saranno sempre parte di me.”
Elisa – Trimestre Scolastico, Siviglia (Spagna)
“La mia esperienza vissuta finora qua a Belleville in Canada è stata la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Hola! Mi chiamo Elisa, ho 17 anni e frequento il quarto anno di liceo scientifico in Italia. Quest’anno ho deciso di mettere un po’ in pausa la mia routine e affrontare una nuova avventura: un trimestre scolastico in Spagna, a Sevila. È stata una scelta importante, ma sentivo il bisogno di uscire dalla mia zona di comfort, imparare una nuova lingua e vivere qualcosa di completamente diverso. Ora che sono qui, posso dire che è stata una delle decisioni migliori della mia vita!
Quando ho deciso di trascorrere un trimestre scolastico in Spagna, sapevo che sarebbe stata un’esperienza unica. Ho scelto la Spagna perché volevo imparare una nuova lingua. Conoscevo già bene l’inglese, ma lo spagnolo era una sfida completamente nuova: non lo parlavo affatto prima di partire, se non qualche base appresa con corsi online che, onestamente, non mi avevano aiutato molto. Questa decisione mi ha portata a Siviglia, una città piena di vita, colori e tradizioni, dove ogni giorno mi sento sempre più a casa.
Il mio arrivo a Siviglia è stato indimenticabile. La prima sera, appena arrivata, sono stata invitata a una festa: un inizio che mi ha dato subito un assaggio della vitalità e della socialità degli spagnoli. Anche se all’inizio non capivo molto di quello che dicevano, mi sono sentita accolta. A scuola, però, i primi giorni sono stati più difficili. Ero arrivata in ritardo rispetto agli altri studenti e all’inizio mi sentivo un po’ spaesata. Ma pian piano i miei compagni di classe hanno iniziato a parlarmi, e devo dire che la maggior parte delle ragazze sono state molto carine e disponibili con me.
Vivo con una host mom e un host brother, che ha un anno più di me. Con mia host mom ho un rapporto fantastico: possiamo parlare di tutto, e lei è sempre disponibile ad aiutarmi. Abbiamo fatto anche alcuni viaggi insieme, tra cui uno a Madrid e uno a Huelva a vedere l’oceano, dove ho conosciuto il resto della famiglia. Il paese in cui vivo è piccolo e in mezzo al nulla, molto diverso dalla grande città italiana da cui provengo. Qui tutti si conoscono, c’è un’atmosfera tranquilla e un forte senso di comunità. All’inizio mi sembrava strano, ma ora apprezzo molto questa dimensione più intima e autentica.
Una delle cose più particolari della mia vita qui è il ritmo spagnolo. Tutto è più rilassato e… tardo! Pranziamo alle 15.45, ceniamo spesso dopo le 22, e le uscite serali iniziano quando in Italia sarei già a letto. Ormai mi sono abituata: uscire con gli amici fino a tardi e tornare a casa anche dopo le due è normale, ma ovviamente avviso sempre la mia host mom, che mi dà molta libertà ma tiene comunque a sapere dove sono.
Arrivata in Spagna, lo spagnolo era una lingua completamente nuova per me. All’inizio non capivo quasi nulla, e parlare era difficile. Ma tra la scuola, le conversazioni con i miei compagni e il tempo passato con la mia host family, ho iniziato a migliorare velocemente. Già a novembre riuscivo a capire praticamente tutto quello che mi dicevano, anche se scrivere e studiare in spagnolo rimanevano una sfida. Ora posso dire di sentirmi davvero a mio agio: riesco a conversare senza problemi, leggere, ascoltare e capire quasi tutto. Parlare con le persone è stata la chiave per migliorare, e questa è una delle cose che mi rende più orgogliosa del mio percorso.
Frequento il primo anno di Bachillerato de Ciencias y Tecnología, un percorso molto impegnativo. Matematica, fisica e biologia non sono facili nemmeno in italiano, figuriamoci in spagnolo! Ma i professori sono stati molto comprensivi e mi hanno aiutata tantissimo. Anche i miei compagni di classe sono stati gentili. Con loro ho legato dopo qualche mese essendo che non abbiamo iniziato a parlare subito ma soprattutto a comprenderci. Uno degli aspetti più belli di questa esperienza sono sicuramente le amicizie che ho creato qui. Ho avuto la fortuna di conoscere tanti altri exchange students, grazie anche al nostro Local Coordinator che ha creato un gruppo whatsapp di tutti noi. Una delle esperienze più memorabili che abbiamo fatto insieme è stata una gita a Matalascañas, una spiaggia dove, incredibilmente, abbiamo fatto il bagno a ottobre! Queste uscite ci hanno unito tantissimo, e ora esco praticamente sempre con loro. Siamo un gruppo internazionale, con ragazzi italiani, tedeschi, finlandesi e di altri paesi, e questo rende ogni conversazione interessante. Nonostante parliamo spesso in italiano o spagnolo, finiamo per usare l’inglese come lingua comune, perché è più semplice per tutti capirsi. È incredibile quanto si impari da persone con culture così diverse: condividere questa esperienza con loro rende tutto ancora più speciale.
Ovviamente, all’inizio ho sentito un po’ la mancanza di casa. Durante il primo mese, i miei genitori mi mancavano tanto, ma mano a mano che la mia vita qui prendeva forma, mi sono abituata. Ora mi sento completamente immersa nella quotidianità spagnola, e quella nostalgia iniziale si è trasformata in una sensazione di indipendenza. E in più ogni volta che inizio a risentire mancanza di casa mi basta prendere un bus e esplorare una delle centinaia di cose da fare e vedere in città.
Siviglia è una città straordinaria, con un’energia che non avevo mai trovato altrove. Le sue strade, le piazze, i monumenti come la Giralda e Plaza de España… ogni angolo sembra raccontare una storia. Anche il cibo è spettacolare: tapas, tortilla de patatas, croquetas, e il mio dolce preferito, la tarta de questo.
Vivere tre mesi in Spagna mi ha insegnato molto, non solo sulla lingua e sulla cultura, ma anche su me stessa. Ho imparato ad adattarmi a situazioni nuove, a essere indipendente, e a creare una vita completamente diversa da quella che avevo in Italia. Se mi chiedessero se rifarei questa esperienza, direi di sì, senza esitazioni. La Spagna, Siviglia, la mia host family e i nuovi amici che ho trovato qui saranno sempre parte di me.”
Elisa – Trimestre Scolastico, Siviglia (Spagna)
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