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Sentivo bisogno di uscire dalla mia zona di comfort, di avere nuovi stimoli e di perfezionare il mio inglese, e non c’era  soluzione migliore che quella di  intraprendere un programma scolastico all’estero.
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isv ambassador - Una vera prova di vita

Una vera prova di vita

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La mia esperienza in Canada
Partire per un’esperienza all’estero come exchange student è un viaggio che cambia la vita. Oggi, vi raccontiamo l’esperienza di Arianna, che sta trascorrendo un semestre all’estero in Canada. Attraverso le sue parole, scopriremo come è stato l’arrivo e come si sta adattando. Segui il racconto del semestre all’estero in Canada di Arianna e immergiti nell’esperienza di vivere in una cultura diversa, lontano da casa, ma sempre più vicino a sé stessi.

La mia esperienza in Canada
Partire per un’esperienza all’estero come exchange student è un viaggio che cambia la vita. Oggi, vi raccontiamo l’esperienza di Arianna, che sta trascorrendo un semestre all’estero in Canada. Attraverso le sue parole, scopriremo come è stato l’arrivo e come si sta adattando. Segui il racconto del semestre all’estero in Canada di Arianna e immergiti nell’esperienza di vivere in una cultura diversa, lontano da casa, ma sempre più vicino a sé stessi.

“Ciao! Sono Arianna e sto frequentando un semestre all’estero in Canada, più precisamente a Langley.

Mi ha sempre affascinato l’idea di vivere in un paese in cui si parlasse inglese…nuova cultura, tradizioni diverse, sistema scolastico più all’avanguardia, meno monotono e meno stressante.. Sentivo bisogno di uscire dalla mia zona di comfort, di avere nuovi stimoli e di perfezionare il mio inglese, e non c’era  soluzione migliore che quella di  intraprendere un programma scolastico all’estero. Onestamente, avevo iniziato a documentarmi su questa esperienza per pura curiosità, ma dopo avere raccolto informazioni dettagliate (take over sui social, varie dirette organizzate dall’agenzia..) ed essermi confrontata a casa, sono giunta alla conclusione che non avrei potuto perdermi un’esperienza del genere. Fortunatamente, la scuola italiana mi ha appoggiato nella scelta, suggerendomi di partire il secondo semestre, in modo tale da avere tempo sufficiente in estate per recuperare gli argomenti svolti in Italia.

Per quanto riguarda la destinazione, ho scelto il Canada per la lingua, il sistema scolastico, l’apertura mentale degli abitanti, la qualità della vita e per affrontare un’avventura oltreoceano.. Ormai la mia esperienza è giunta al termine, e posso confermare che non mi pento assolutamente di questa decisione, anzi, la prenderei di nuovo se potessi. Sfogliando il programma di Interstudio, la mia attenzione è stata catturata dalla provincia del British Columbia, in particolare la zona di Vancouver, poiché il clima è più mite rispetto alle altre province del Canada. Dato che volevo vivere  in una località più tranquilla per immergermi meglio nella cultura canadese e rimanere vicina a Vancouver, Langley è stata  la mia scelta. Infatti, ho l’opportunità di vivere in una tipica zona residenziale e, allo stesso tempo, di raggiungere Vancouver in 1h30 con i mezzi.

I primi giorni sono stati indimenticabili, mi sentivo come se fossi stata catapultata in un’ altra realtà. Sono riuscita a superare senza problemi le “difficoltà” che ho incontrato all’arrivo, perché ero letteralmente entusiasta di fare nuove scoperte, nuovi incontri, visitare nuovi posti. Per quanto riguarda il clima, la pioggia è stata una costante durante i primi mesi; tuttavia, la temperatura ha iniziato a salire fino a 30 gradi da fine aprile…Sinceramente, non me lo sarei mai aspettata.

Le abitudini alimentari sono totalmente diverse dall’Italia, dato che in Canada l’unico pasto principale è la cena, verso le 18.00, e non sempre fanno un pranzo completo come in Italia. Inoltre, ho notato che ordinano più cibo da asporto al posto di cucinare. Il rapporto che si ha con la famiglia ospitante è molto soggettivo…I primi mesi passavo la maggior parte del tempo con loro: andavamo a vedere partite di basket, a fare la spesa, siamo anche andati in vacanza in un resort in montagna, e ho provato a sciare per la prima volta! Un altro fattore puramente soggettivo è la lingua inglese: io sono partita con un buon livello di inglese grazie alla visione continua di  film e serie tv in lingua originale e  a lezioni di conversazione con  una madrelingua,  di conseguenza, non ho avuto problemi al riguardo. In ogni caso, cercate di mettervi in gioco il più possibile e di sfruttare ogni occasione data: ne sarete ripagati!

La scuola canadese è totalmente diversa da quella italiana: non ci sono interrogazioni, il rapporto con i professori è più amichevole…Ogni volta che mi sveglio non vedo l’ora di andare a scuola, dato che è  un’opportunità per migliorare il mio inglese, conoscere sempre nuove modalità di apprendimento e per fare nuove amicizie. In base alla mia esperienza, i canadesi sono inizialmente riservati, ma dopo essermi aperta e aver continuato a coinvolgerli in nuove conversazioni, ho notato che non è difficile farseli amici. È estremamente interessante confrontarsi per conoscere quali tradizioni abbiamo in comune e quali ci distinguono.

Per concludere, questa esperienza è letteralmente una prova di vita: si incontreranno difficoltà ma, allo stesso tempo, parecchie soddisfazioni. Consiglio pienamente un periodo da exchange student, dato che vi aprirà la mente, allargherà i vostri orizzonti e vi farà sicuramente maturare”

Arianna – Semestre Scolastico, Langley (Canada)

“Ciao! Sono Arianna e sto frequentando un semestre all’estero in Canada, più precisamente a Langley.

Mi ha sempre affascinato l’idea di vivere in un paese in cui si parlasse inglese…nuova cultura, tradizioni diverse, sistema scolastico più all’avanguardia, meno monotono e meno stressante.. Sentivo bisogno di uscire dalla mia zona di comfort, di avere nuovi stimoli e di perfezionare il mio inglese, e non c’era  soluzione migliore che quella di  intraprendere un programma scolastico all’estero. Onestamente, avevo iniziato a documentarmi su questa esperienza per pura curiosità, ma dopo avere raccolto informazioni dettagliate (take over sui social, varie dirette organizzate dall’agenzia..) ed essermi confrontata a casa, sono giunta alla conclusione che non avrei potuto perdermi un’esperienza del genere. Fortunatamente, la scuola italiana mi ha appoggiato nella scelta, suggerendomi di partire il secondo semestre, in modo tale da avere tempo sufficiente in estate per recuperare gli argomenti svolti in Italia.

Per quanto riguarda la destinazione, ho scelto il Canada per la lingua, il sistema scolastico, l’apertura mentale degli abitanti, la qualità della vita e per affrontare un’avventura oltreoceano.. Ormai la mia esperienza è giunta al termine, e posso confermare che non mi pento assolutamente di questa decisione, anzi, la prenderei di nuovo se potessi. Sfogliando il programma di Interstudio, la mia attenzione è stata catturata dalla provincia del British Columbia, in particolare la zona di Vancouver, poiché il clima è più mite rispetto alle altre province del Canada. Dato che volevo vivere  in una località più tranquilla per immergermi meglio nella cultura canadese e rimanere vicina a Vancouver, Langley è stata  la mia scelta. Infatti, ho l’opportunità di vivere in una tipica zona residenziale e, allo stesso tempo, di raggiungere Vancouver in 1h30 con i mezzi.

I primi giorni sono stati indimenticabili, mi sentivo come se fossi stata catapultata in un’ altra realtà. Sono riuscita a superare senza problemi le “difficoltà” che ho incontrato all’arrivo, perché ero letteralmente entusiasta di fare nuove scoperte, nuovi incontri, visitare nuovi posti. Per quanto riguarda il clima, la pioggia è stata una costante durante i primi mesi; tuttavia, la temperatura ha iniziato a salire fino a 30 gradi da fine aprile…Sinceramente, non me lo sarei mai aspettata.

Le abitudini alimentari sono totalmente diverse dall’Italia, dato che in Canada l’unico pasto principale è la cena, verso le 18.00, e non sempre fanno un pranzo completo come in Italia. Inoltre, ho notato che ordinano più cibo da asporto al posto di cucinare. Il rapporto che si ha con la famiglia ospitante è molto soggettivo…I primi mesi passavo la maggior parte del tempo con loro: andavamo a vedere partite di basket, a fare la spesa, siamo anche andati in vacanza in un resort in montagna, e ho provato a sciare per la prima volta! Un altro fattore puramente soggettivo è la lingua inglese: io sono partita con un buon livello di inglese grazie alla visione continua di  film e serie tv in lingua originale e  a lezioni di conversazione con  una madrelingua,  di conseguenza, non ho avuto problemi al riguardo. In ogni caso, cercate di mettervi in gioco il più possibile e di sfruttare ogni occasione data: ne sarete ripagati!

La scuola canadese è totalmente diversa da quella italiana: non ci sono interrogazioni, il rapporto con i professori è più amichevole…Ogni volta che mi sveglio non vedo l’ora di andare a scuola, dato che è  un’opportunità per migliorare il mio inglese, conoscere sempre nuove modalità di apprendimento e per fare nuove amicizie. In base alla mia esperienza, i canadesi sono inizialmente riservati, ma dopo essermi aperta e aver continuato a coinvolgerli in nuove conversazioni, ho notato che non è difficile farseli amici. È estremamente interessante confrontarsi per conoscere quali tradizioni abbiamo in comune e quali ci distinguono.

Per concludere, questa esperienza è letteralmente una prova di vita: si incontreranno difficoltà ma, allo stesso tempo, parecchie soddisfazioni. Consiglio pienamente un periodo da exchange student, dato che vi aprirà la mente, allargherà i vostri orizzonti e vi farà sicuramente maturare”

Arianna – Semestre Scolastico, Langley (Canada)

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