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Giulia ci racconta il suo semestre all'estero in Germania
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Vivere un sogno

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La mia esperienza in Germania
Giulia ci racconta il suo semestre scolastico

La mia esperienza in Germania
Giulia ci racconta il suo semestre scolastico

“Fare un’esperienza all’estero è sempre stato il mio più grande desiderio e finalmente il 21 febbraio 2020 sono salita su quell’aereo che mi ha portata in Germania per iniziare a vivere il mio sogno.

Atterrata a Berlino sono stata portata al centro GLS (l’agenzia tedesca che si occupa degli scambi all’estero) dove sono rimasta per tutto il weekend di orientamento, lì ho conosciuto diversi exchange Students provenienti da tutto il mondo e ci è stato spiegato come questo tipo di esperienze funzionino, come comportarsi nella Gastfamilie e nella scuola.

La domenica mattina ognuno di noi ha preso il treno per dirigersi verso la propria famiglia ospitante, per quanto mi riguarda io sono partita in direzione Coblenza, la mia nuova casa per i prossimi mesi. Arrivata in stazione Mercedes, mia mamma tedesca, è venuta a prendermi, in seguito ho conosciuto Marcel suo fratello, San Diego suo figlio ed Emiliano e David altri due exchange Students ospitati da lei.

Il giorno successivo io Emiliano David ed altri ragazzi exchange abbiamo festeggiato il carnevale a Coblenza, è stato semplicemente fantastico, la città era piena di vita, ero circondata di colori, di profumi…abbiamo scherzato insieme, mangiato la pizza (se si può definire tale)e guardato la sfilata dei carri. Non avrei potuto immaginare un modo migliore per iniziare il mio viaggio.

Poco dopo è iniziata la scuola, il primo giorno ero davvero agitata, mi sentivo come una bambina il primo giorno delle elementari continuavo a chiedermi “chissà come saranno le lezioni, magari non capirò nulla!” oppure “spero di non rimanere da sola” invece non sarebbe potuto andare meglio: sin dal momento in cui ho varcato la soglia professori e compagni si sono dimostrati gentilissimi e disponibili con me ed in poco tempo ho iniziato a farmi degli amici.

Purtroppo a metà marzo è iniziato il lockdown a causa del coronavirus negozi, scuole ristoranti, tutto è stato chiuso in più David, il ragazzo Canadese ha deciso di tornare a casa. Nonostante ciò devo ammettere che anche questo periodo ha avuto i suoi lati positivi; al mattino andavo a correre e facevo work out in giardino, in seguito facevo i miei compiti, nel pomeriggio uscivo spesso in bicicletta con i miei fratelli e la sera io e Mercedes guardavamo film o parlavamo per svariate ore…proprio in questo periodo è cominciato il nostro legame, ci siamo avvicinate sempre di più l’una all’altra ed è nato un rapporto bellissimo. Nei due mesi di restrizioni dei contatti non mi sono mai annoiata, in famiglia sono sempre riuscita a trovare qualcosa da fare e qualcuno con cui discutere, abbiamo cucinato la pizza, la carbonara ed il tiramisù, giocato a carte ed a Monopoli. Inoltre credo di essere stata fortunata a non trascorrere questo periodo in Italia perché sarebbe stato molto più pericoloso ed avrei avuto meno libertà…

Maggio è stato un mese pieno di sorprese, Creta, una ragazza messicana è venuta a vivere da noi perché con la famiglia ospitante precedente non si trovava bene; il 5 maggio le scuole sono state riaperte ma Mercedes essendo un paziente a rischio ha preferito tenerci a casa quindi ho continuato a fare lezione online, questo è stato forse il momento più difficile del mio scambio: sapere che tutti i miei compagni erano a scuola e che io non potevo andarci…la tristezza però non è durata molto me ne sono fatta una ragione ed ho trascorso molto tempo con la mia nuova sorella: ci siamo tinte i capelli insieme, abbiamo fatto maschere per il viso e parlato di quanto i ragazzi tedeschi fossero belli. Poco dopo Mercedes, notando che la situazione sanitaria stava migliorando mi ha permesso di incontrarmi con i miei amici ovviamente facendo attenzione.

Da maggio a luglio tutto è stato semplicemente fantastico, ho conosciuto sempre più persone ed ho visitato un po’ i dintorni, mi sono recata a Treviri e a Colonia e sono andata alla scoperta di ogni angolo di Coblenza, inoltre ho ottenuto anche una nuova sorella Colombiana, Manuela, anche lei aveva cambiato famiglia e cosa più bella di tutte ho voltato sopra la mia città con un aereo ultraleggero.

Gli ultimi due giorni di scuola mi è stato permesso di tornare, l’1 luglio la prof. di francese ha offerto il gelato a tutto il corso ed il due luglio ci sono state consegnate le pagelle, in seguito ho festeggiato con i miei compagni: abbiamo mangiato una quantità industriale di gelato da “Hirnfrost”, la nostra gelateria preferita, poi abbiamo mangiato il sushi ed infine abbiamo ascoltato la musica e ballato nel parco del castello.

Il mio scambio sarebbe dovuto finire il 5 luglio ma la mamma tedesca mi ha proposto di restare ancora come ospite, così sono rimasta un pochino di più. Io e Mercedes siamo diventate come mamma e figlia ci davamo consigli, piangevamo insieme, ridevamo insieme e tra di noi non c’erano segreti…era la mia mamma tedesca ed allo stesso tempo la mia migliore amica.

La mia ultima settimana ho cercato di incontrarmi con più amici possibile per poterli salutare ed il 9 luglio ho fatto la mia festa d’addio. Il giorno seguente i miei genitori italiani sono venuti a prendermi per conoscere la mia Gastfamilie, è stato un momento bellissimo, le mie due famiglie finalmente unite. Inoltre alcuni miei amici hanno deciso di farmi una sorpresa e si sono fatti trovare fuori da casa mia per un ultimo saluto.Il momento di separazione con la famiglia tedesca è stato davvero difficile, continuavo a piangere, non riuscivo a smettere e lo stesso valeva per Mercedes e Marcel (mio zio tedesco).

Ho trascorso il weekend con i miei genitori ed ho mostrato loro Coblenza e Colonia, la domenica sera siamo andati a trovare nuovamente la mia famiglia tedesca perché già ne sentivo la mancanza ed il lunedì mattina siamo partiti per tornare in Italia.

È stata l’esperienza più bella della mia vita, non la definirei perfetta, ci sono stati tanti momenti in cui avrei voluto piangere ed arrendermi, ma proprio questi mi hanno permesso di crescere e di diventare forte. Sono cambiata molto ed ho imparato ad amare me stessa e a riconoscere le mie qualità, non sono più la ragazzina insicura che a febbraio è partita per la Germania, sono diventata un’adulta sicura di se e delle proprie capacità.

Sono incredibilmente felice di aver avuto la possibilità di vivere questo sogno.”

“Fare un’esperienza all’estero è sempre stato il mio più grande desiderio e finalmente il 21 febbraio 2020 sono salita su quell’aereo che mi ha portata in Germania per iniziare a vivere il mio sogno.

Atterrata a Berlino sono stata portata al centro GLS (l’agenzia tedesca che si occupa degli scambi all’estero) dove sono rimasta per tutto il weekend di orientamento, lì ho conosciuto diversi exchange Students provenienti da tutto il mondo e ci è stato spiegato come questo tipo di esperienze funzionino, come comportarsi nella Gastfamilie e nella scuola.

La domenica mattina ognuno di noi ha preso il treno per dirigersi verso la propria famiglia ospitante, per quanto mi riguarda io sono partita in direzione Coblenza, la mia nuova casa per i prossimi mesi. Arrivata in stazione Mercedes, mia mamma tedesca, è venuta a prendermi, in seguito ho conosciuto Marcel suo fratello, San Diego suo figlio ed Emiliano e David altri due exchange Students ospitati da lei.

Il giorno successivo io Emiliano David ed altri ragazzi exchange abbiamo festeggiato il carnevale a Coblenza, è stato semplicemente fantastico, la città era piena di vita, ero circondata di colori, di profumi…abbiamo scherzato insieme, mangiato la pizza (se si può definire tale)e guardato la sfilata dei carri. Non avrei potuto immaginare un modo migliore per iniziare il mio viaggio.

Poco dopo è iniziata la scuola, il primo giorno ero davvero agitata, mi sentivo come una bambina il primo giorno delle elementari continuavo a chiedermi “chissà come saranno le lezioni, magari non capirò nulla!” oppure “spero di non rimanere da sola” invece non sarebbe potuto andare meglio: sin dal momento in cui ho varcato la soglia professori e compagni si sono dimostrati gentilissimi e disponibili con me ed in poco tempo ho iniziato a farmi degli amici.

Purtroppo a metà marzo è iniziato il lockdown a causa del coronavirus negozi, scuole ristoranti, tutto è stato chiuso in più David, il ragazzo Canadese ha deciso di tornare a casa. Nonostante ciò devo ammettere che anche questo periodo ha avuto i suoi lati positivi; al mattino andavo a correre e facevo work out in giardino, in seguito facevo i miei compiti, nel pomeriggio uscivo spesso in bicicletta con i miei fratelli e la sera io e Mercedes guardavamo film o parlavamo per svariate ore…proprio in questo periodo è cominciato il nostro legame, ci siamo avvicinate sempre di più l’una all’altra ed è nato un rapporto bellissimo. Nei due mesi di restrizioni dei contatti non mi sono mai annoiata, in famiglia sono sempre riuscita a trovare qualcosa da fare e qualcuno con cui discutere, abbiamo cucinato la pizza, la carbonara ed il tiramisù, giocato a carte ed a Monopoli. Inoltre credo di essere stata fortunata a non trascorrere questo periodo in Italia perché sarebbe stato molto più pericoloso ed avrei avuto meno libertà…

Maggio è stato un mese pieno di sorprese, Creta, una ragazza messicana è venuta a vivere da noi perché con la famiglia ospitante precedente non si trovava bene; il 5 maggio le scuole sono state riaperte ma Mercedes essendo un paziente a rischio ha preferito tenerci a casa quindi ho continuato a fare lezione online, questo è stato forse il momento più difficile del mio scambio: sapere che tutti i miei compagni erano a scuola e che io non potevo andarci…la tristezza però non è durata molto me ne sono fatta una ragione ed ho trascorso molto tempo con la mia nuova sorella: ci siamo tinte i capelli insieme, abbiamo fatto maschere per il viso e parlato di quanto i ragazzi tedeschi fossero belli. Poco dopo Mercedes, notando che la situazione sanitaria stava migliorando mi ha permesso di incontrarmi con i miei amici ovviamente facendo attenzione.

Da maggio a luglio tutto è stato semplicemente fantastico, ho conosciuto sempre più persone ed ho visitato un po’ i dintorni, mi sono recata a Treviri e a Colonia e sono andata alla scoperta di ogni angolo di Coblenza, inoltre ho ottenuto anche una nuova sorella Colombiana, Manuela, anche lei aveva cambiato famiglia e cosa più bella di tutte ho voltato sopra la mia città con un aereo ultraleggero.

Gli ultimi due giorni di scuola mi è stato permesso di tornare, l’1 luglio la prof. di francese ha offerto il gelato a tutto il corso ed il due luglio ci sono state consegnate le pagelle, in seguito ho festeggiato con i miei compagni: abbiamo mangiato una quantità industriale di gelato da “Hirnfrost”, la nostra gelateria preferita, poi abbiamo mangiato il sushi ed infine abbiamo ascoltato la musica e ballato nel parco del castello.

Il mio scambio sarebbe dovuto finire il 5 luglio ma la mamma tedesca mi ha proposto di restare ancora come ospite, così sono rimasta un pochino di più. Io e Mercedes siamo diventate come mamma e figlia ci davamo consigli, piangevamo insieme, ridevamo insieme e tra di noi non c’erano segreti…era la mia mamma tedesca ed allo stesso tempo la mia migliore amica.

La mia ultima settimana ho cercato di incontrarmi con più amici possibile per poterli salutare ed il 9 luglio ho fatto la mia festa d’addio. Il giorno seguente i miei genitori italiani sono venuti a prendermi per conoscere la mia Gastfamilie, è stato un momento bellissimo, le mie due famiglie finalmente unite. Inoltre alcuni miei amici hanno deciso di farmi una sorpresa e si sono fatti trovare fuori da casa mia per un ultimo saluto.Il momento di separazione con la famiglia tedesca è stato davvero difficile, continuavo a piangere, non riuscivo a smettere e lo stesso valeva per Mercedes e Marcel (mio zio tedesco).

Ho trascorso il weekend con i miei genitori ed ho mostrato loro Coblenza e Colonia, la domenica sera siamo andati a trovare nuovamente la mia famiglia tedesca perché già ne sentivo la mancanza ed il lunedì mattina siamo partiti per tornare in Italia.

È stata l’esperienza più bella della mia vita, non la definirei perfetta, ci sono stati tanti momenti in cui avrei voluto piangere ed arrendermi, ma proprio questi mi hanno permesso di crescere e di diventare forte. Sono cambiata molto ed ho imparato ad amare me stessa e a riconoscere le mie qualità, non sono più la ragazzina insicura che a febbraio è partita per la Germania, sono diventata un’adulta sicura di se e delle proprie capacità.

Sono incredibilmente felice di aver avuto la possibilità di vivere questo sogno.”

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